Nell’era dell’urbanizzazione, i bimbi possono ancora fare esperienza della natura?
Abbiamo due tipi di risposta a questa domanda.
- La risposta breve è: Sì, è possibile!
- La risposta più approfondita richiede invece di fare un passo indietro e osservare come sta cambiando il sentire comune negli ultimi anni.
Mai come adesso i principi della sostenibilità e dello sviluppo sostenibile sono al centro del nuovo modello culturale che avanza.
Nella rivoluzione ci finiscono anche i modelli educativi – quelli all’avanguardia, perlomeno – che sempre più danno valore alle attività all’aperto con l’obiettivo di accrescere le capacità di socializzazione in un contesto di rispetto reciproco e cura e attenzione per l’ambiente circostante.
Noi di The Giving Tree abbiamo abbracciato da anni questo approccio che in gergo si chiama Outdoor Education.
Sappiamo bene, quindi, quanto in un contesto educativo efficace non ci sia differenza nel progettare esperienze all’interno o all’esterno: uguale metodologia, stesse finalità, ma proposte educative specifiche per ciascuno dei due ambienti.
Sappiamo anche, però, che non esiste una ricetta unica che possa andar bene per tutti; ogni giardino è unico.

Per questo è importante un gruppo di lavoro affiatato o un collegio docenti che guarda avanti, in grado di immaginare e organizzare ogni spazio, che sia all’interno o all’esterno, in modo da offrire ai bambini l’opportunità di non perdere il contatto con le cose semplici, con la terra, con gli alberi, con i fiori, con gli animali, con la natura.
Far vivere loro esperienze nel contesto naturale vuol dire aiutarli a conoscerlo, ma anche a curarlo e a rispettarlo.
È così che si coltiva una ritrovata sensibilità dell’Essere Umano verso la natura.
Una sensibilità che per un po’ di tempo avevamo forse messo troppo da parte.
Una sensibilità che i piccoli porteranno per sempre dentro ed è qui che viene il bello, perché i bambini di oggi saranno gli adulti del domani. 💕