Laboratorio di lingue

Con insegnanti madrelingua inglese

"Tell me and I will forget. Show me and I may remember.
Involve me and I will understand."

Gli insegnanti che lavorano con i bambini hanno l’obiettivo di far divertire imparando“learning by doing”, pertanto le lezioni sono focalizzate sul gioco, sulla lettura e drammaticità di storie, sulla rappresentazione di situazioni di vita quotidiana ed azioni di routine in lingua inglese.

Docenti madrelingua

I docenti sono bilingui in quanto modello di esperienza vissuta e di cultura.

Il loro bilinguismo permette di comprendere e soddisfare le richieste in lingua madre dei bambini; in tal modo sarà possibile stabilire una relazione di fiducia tra docente e bambino, elemento prioritario per poter quindi focalizzarsi sulla sensibilizzazione alle lingue e alla multiculturalità.

I docenti, nella loro proposta educativa, cercano di trasmettere in modo naturale la lingua e la cultura del proprio paese.

Approccio alla lingua straniera

Nelle sezioni del nido le educatrici sensibilizzano i bambini alla lingua straniera attraverso filastrocche, canzoncine e frasi di uso quotidiano, che trasmettono la musicalità della seconda lingua senza interferire nella costruzione della prima comunicazione.

Nelle nostre strutture le attività della vita quotidiana vengono espresse in inglese.

Si avvia così un processo di appropriazione e apprendimento della lingua straniera secondo tecniche, modalità e schemi mentali già usati per la lingua madre: sono la curiosità e l’interesse a stimolare la voglia di conoscere, di comprendere e infine di esprimersi e comunicare utilizzando altri linguaggi.

Metodologia

Giocando naturalmente e spontaneamente con i bambini, l’educatore madrelingua, attraverso la conversazione, stimola l’interesse del gruppo facendo attenzione alle relazioni umane che si stabiliscono al suo interno. L’approccio metodologico della scuola prevede che la programmazione sia fatta a partire dagli interessi e dalle esigenze del gruppo rilevate attraverso l’osservazione ed in completa collaborazione con le educatrici di sezione.

Il progetto pedagogico-educativo favorisce l’acquisizione dell’autonomia e lo sviluppo della capacità di gestire in prima persona qualunque situazione e quindi anche l’apprendimento della lingua, in base alle capacità della specifica fascia di età.

Gli obiettivi saranno diversi a seconda della fascia di età dei bambini. Orientativamente, per bambini di età compresa tra i 2 anni e mezzo ed i 3 anni e mezzo l’obiettivo primario è la comprensione della lingua, mentre per bambini di età compresa tra i 3 anni e mezzo ed i 5 anni e mezzo gli obiettivi primari sono la comprensione di frasi più elaborate e l’avvio alla produzione.

La verifica relativa al raggiungimento degli obiettivi è continua e prevede l’utilizzo in contesti diversi, di metodologie osservative dell’acquisizione di vocaboli inseriti.

Durante gli stadi iniziali dell’apprendimento di una seconda lingua il bambino ha spesso il desiderio di comunicare, ma non l’abilità necessaria per farlo: una canzone da cantare, una storia da ascoltare, una filastrocca da mimare, un’attività ludica da drammatizzare possono fornirgli l’input necessario e utile per interiorizzare lessico ed espressioni linguistiche e modelli di pronuncia e intonazione.

Didatticamente quindi canzoni, filastrocche, storie, attività teatrali e giochi, opportunamente selezionati e adattati ai bisogni, all’età e agli interessi dei singoli utenti, al loro livello linguistico e agli scopi didattici prefissati, possono diventare strumenti indispensabili per l’insegnamento della lingua.

Adottare l’approccio ludico e mediare il sapere tramite il fare non significa, però, che l’utente impari la lingua senza incontrare alcuna difficoltà linguistica. L’impatto con l’errore è inevitabile, ma questo va considerato come occasione per riflettere sulla lingua, per stimolare curiosità, incanalandola nel modo corretto, senza esprimere giudizi affinché l’esperienza di apprendimento della nuova lingua possa inserirsi a pieno titolo nel processo globale di formazione.

Attraverso giochi divertenti, canzoni, realizzazione di scenografie i bambini imparano ad utilizzare in modo sempre più cosciente i linguaggi espressivi coinvolti (linguaggio, gestualità, vocalità, musicalità, competenze grafico-pittoriche). Gli esercizi sono mirati ad un approccio confidenziale ed entusiastico con l’inglese.

  • Sviluppare e potenziare le abilità comunicative in modo naturale e graduale;
  • Promuovere nel bambino una corretta autostima;
  • Promuovere l’acquisizione della capacità di ascolto;
  • Incoraggiare i bambini a cooperare e a interagire con gli altri;
  • Stimolare un atteggiamento positivo verso l’apprendimento della lingua straniera offrendo ai bambini l’opportunità di impersonare ruoli con caratteristiche diverse da quelle che gli sono consuete;
  • Valorizzare i diversi stili di apprendimento rispettandone l’unicità e le potenzialità;
  • Facilitare l’integrazione dei bambini con problemi di disagio relazionale ed affettivo;
  • Sviluppare le abilità manuali, percettive, sensoriali e le abilità di memorizzazione e di concentrazione.
  • Riconoscere e riprodurre suoni e ritmi della L2;
  • Percepire il ritmo e l’intonazione come elementi comunicativi per esprimere piacere, dispiacere o emozioni;
  • Seguire semplici istruzioni in L2 per eseguire procedure;
  • Cantare una canzone in L2 consolidando le capacità individuali di gestione del mezzo vocale;
  • Drammatizzare un semplice dialogo in L2 utilizzando i linguaggi gestuali e motorii per comunicare stati d’animo, idee e situazioni;
  • Fare uso del corpo e del movimento per rappresentare situazioni comunicative reali e/o fantastiche;
  • Valorizzare il canto e la musica come momenti formativi importanti;
  • Sviluppare le abilità manuali, percettive, sensoriali e le abilità di memorizzazione e di concentrazione.

Il monitoraggio continuo dell’andamento dovrà consentire un controllo costante e attento dei progressi o delle difficoltà che si presenteranno. Ciò permetterà di riformulare e se sarà necessario di semplificare o rafforzare il progetto in itinere.

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