📗 A che età i bambini iniziano ad interessarsi ai libri?
Bella domanda, ma la risposta non è scontata come sembrerebbe…
I bambini già di pochi mesi sono in un certo senso attratti dai libri, certo non nel modo che intendiamo noi adulti. Per questo è importante guardare sempre le cose con gli occhi dei bambini.
I più piccoli sono sin da subito capaci di apprezzare la bellezza fisica, estetica, cromatica dei libri, ma non solo…
Sono moltissimi gli studi che hanno dimostrato come leggere a voce alta, sin da quando i bimbi sono piccolissimi, possa avere implicazioni notevoli sullo sviluppo cognitivo e consolidare nel mentre il legame tra il genitore e il bambino.
Dona ai tuoi figli il fascino per un buon libro
Abbiamo visto fin qui come siano moltissimi gli studi che dimostrano come leggere a voce alta, sin da quando i bimbi sono piccolissimi, possa avere implicazioni notevoli sullo sviluppo del piccolo, ma non solo…
Questo genere di attività consolida tantissimo il legame tra il genitore e il bambino!
Inizialmente si può dedicare del tempo a sfogliare il libro, a indicare le figure e commentarle con il bambino.
La cosa importante è tenere bene a mente, in qualità di genitore, che prima di riuscire a leggere un testo ci vorrà qualche tentativo, bisogna mettere in conto qualche intoppo le prime volte quindi…
In ogni caso, è importante che la lettura sia il più possibile simile ad una sorta di gioco, in cui ci si diverte e in cui il bambino è libero di scegliere o rifiutare stimoli e input.
Quando leggere il primo libro a mio figlio?
Se è importante far vivere i libri ai bambini come oggetti da toccare, esplorare e analizzare, è altrettanto importante porre l’accento sul fatto che i libri, per i bambini, possano essere anche come qualcosa da ascoltare da mamma e papà.
Gli esperti hanno individuato con diversi studi alcuni elementi da considerare che ci consentono di trovare il giusto momento in cui fare le attività di lettura con i nostri piccoli.
Le ricerche mostrano che è bene iniziare a leggere quando il bambino riesce almeno astar seduto e in ogni caso quando è concentrato e rilassato e può interagire serenamente con il libro.
Scegliere il momento giusto per leggere è importante per creare un legame di empatia con il bambino, senza generare stress o “traumi”.
Se il bambino si mostra tranquillo e riposato, può avere voglia di leggere; se invece non è attento, né rilassato è meglio rimandare a un altro momento.
Come scegliere il libro giusto per mio figlio
Un libro non è mai uguale ad un altro, come scegliere allora?
Gli esperti ci danno delle semplici quanto intuitive indicazioni che è bene tenere a mente perché noi adulti non sempre riusciamo a metterci nei panni dei piccoli quando dobbiamo scegliere.
Vediamole subito allora!
- Assicuriamoci sempre che libro sia rapportato all’età del bambino.
- Il libro deve poi essere accattivante grazie a colori e illustrazioni che stimolino visivamente il piccolo.
- Fondamentale è la grammatura delle pagine: quando il bambino è molto piccolo è essenziale siano pagine molto spesse in modo tale che il bambino possa toccarlo e sperimentarlo senza strapparle o ingerirne parti.
Leggere una storia ad un bambino non è banale come si pensa
Come si legge un libro a un bambino?
Sembra una domanda sciocca, ma sono pochissimi i genitori che se la pongono davvero conoscendo il potenziale della lettura sullo sviluppo cognitivo dei bambini.
Durante la lettura ad alta voce di fondamentale importanza è il cambio di intonazione: leggere a voce alta trasmette emozioni, attrae l’attenzione e la suggestione del bambino.
L’adulto può dedicare tempo ad indicare gli oggetti presenti nelle illustrazioni e nominarli scandendo chiaramente il loro nome.
Spesso il bambino desidera porre attenzione su alcune immagini che gli ricordano la realtà e l’adulto dovrebbe assecondare il bambino ripetendo come si chiamano quegli oggetti, riportando l’attività di lettura alla realtà quotidiana.
Va bene quindi porre domande, raccontare aneddoti vissuti insieme e che si collegano all’oggetto in questione o alla storia che si sta leggendo.
Bisogna tenere a mente una cosa: i bambini non hanno un attenzione prolungata come gli adulti.
Per questo è bene osservare e comprendere i feedback che inviano i bambini, capire cosa vogliono comunicare, ascoltare il loro desiderio di toccare il libro, metterlo in bocca, tornare indietro nelle pagine precedenti.
Assecondiamoli sempre in questa attività.
La lettura deve essere soprattutto un momento di relax e amore per adulto e bambino.
La location perfetta per leggere un libro ai tuoi figli
Vieni qui che ti leggo una favola… sì ma qui dove?
In questo articolo abbiamo affrontato da più punti di vista il tema della lettura in relazione ai bambini e su questo argomento, negli anni, molti genitori ci hanno sempre domandato la stessa cosa:
«Dov’è meglio svolgere le attività di lettura?»
Non c’è una risposta univoca, ma ci sono degli studi che mostrano indicazioni molto molto chiare a riguardo.
La scelta del contesto è sicuramente la base per procedere a una lettura efficace: si può scegliere un angolo morbido e pensare così anche al bisogno di coccole del bambino.
Si può leggere su un tappeto morbido, sulla poltrona, sui cuscini o, ancora, tenendo il bambino in braccio.
Quello che è chiaro è che è fondamentale dedicarsi alla lettura senza la fretta quotidiana che noi adulti ci portiamo sempre dietro.
Per un momento, in quel momento con nostro figlio, dobbiamo esserci solo noi, lui e la storia che gli stiamo leggendo.
Senza pensare al tempo che passa, senza pensare ad altro, è importante creare un’atmosfera quasi magica che il bambino percepisca come unica del momento della lettura.
Solo così il bambino assocerà queste belle sensazioni ai libri e se le porterà dentro per tutta la vita anche da grande. 💕